IL RITORNO IN GRECIA
Dopo avervi navigato ogni anno per oltre dieci con la mia barca, da quattro non ci son più tornato, in Grecia, per questioni burocratiche (tribulata dismissione della bandiera greca). Ma devo ammetterlo, mi manca la Grecia ed i Greci. Quest’anno ci son tornato a fine stagione da turista di passaggio diretto verso la Turchia: un ritorno di fiamma. Non mi posso più far mancare la Grecia nei prossimi anni. Rimane ancora incontestabile il regno felice di noi navigatori a tempo pieno o prolungato.
La bellezza delle sue isole ( soprattutto di quelle non battute dal turismo di massa) rimane incontaminata, la cortesia e la simpatia della sua gente trova una naturale ed immediata corrispondenza con noi italiani soprattutto: ci si sente a casa propria immediatamente e chissà per quali millenari motivi storico-culturali.
Per noi del nordest rimane pur sempre lontana, ma non sarà un problema rirovare flotte di amici che vorranno accompagnarmi verso i mari del Sud.
Navigazione non impegnativa nelle isole Ionie e nel Peloponneso, navigazione invece talora molto impegnativa nell’Egeo fino in Turchia.
In attesa di tornarvi con la mia barca quest’anno per ritrovare d’un colpo sia Grecia che Turchia ho approfittato dell’ospitalità di un amico che tiene la barca in Turchia. Da Fethye, da dove siamo partiti , siamo arrivati a Rodi e quindi a Karpathos, Da lì torniamo verso la costa turca, passando per Kastellorizzo, quindi risaliamo da Kekova, Kas fin su al golfo di Fethyie.
Una bella rotta che unisce le due sponde, greca e turca che con il favore del Mel temi di metásettembre si percorre …in un soffio.
Anacleto