In Primavera si riparte
Per il diportista l’inverno èun periodo di disarmo e letargo.
Per il velista regatante magari no.
Ma per noi, velisti non agonisti, la primavera segna il nostro risveglio ed il riarmo delle nostre barche. In realtà nel passato inverno ho interrotto il lungo letargo con una ricca, anche se breve, parentesi …oceanica.
Ma la nostra vera stagione èquella estiva, per cui in primavera si riparte. Pasqua, 25 Aprile, Primo Maggio. Sono gli usuali primi tre appuntamenti per collaudare le attrezzature della barca e la nostra volontàdi ripartire.
Naturalmente dopo le rituali manutenzioni di primavera. Per me incredibilmente semplificate da due anni, da quando batto la bandiera della Capitale Europea e da quando ho dotato la carena della mia barca di una antivegetativa a durata pluriennale.
All’insegna della massima semplificazione: dev’essere l’etàe/o l’esperienza.
Fare carena per me non è piùun problema di stato…devo solo tenere in sospensione l’imbarcazione per alcune ore per un robusto idrolavaggio e la sostituzione degli anodi sacrificali. Per il resto devo tenere sotto controllo le scadenze delle dotazioni di sicurezza (quelle poche previste dalla normativa Belga) e nessun’altra incombente burocrazia, Non piùvisite dell’Ingegnere del Rina!
Trovo come sempre qualche piccolo problema elettrico od elettronico all’impiantistica ed alle strumentazioni e via, si riparte. Disgraziatamente mi son dotato di troppi gingilli che soffrono il salmastro e che richiedono la dovuta attenzione , ma tant’è, quando funzionano danno tante soddisfazioni. Cito solo gli ultimi: pannelli solari, generatore eolico, dissalatore, potabilizzatore.
All’insegna dell’autosufficienza energetica ed idrica.
Per la navigazione limitata che prevedo per la prossima stagione potrebbero sembrare esuberanti, ma non lo erano per quelle degli anni passati e non lo saranno per gli anni venturi.
Anacleto