La stanza dei bottoni

La stanza dei bottoni

Non penso alla cabina di pilotaggio di un aereo o di una nave, nè ad un centro di comando robotico di una megaindustria.
Penso ai miei due bottoni che ho fatto installare quest’anno per elettrificare un solo winch della barca, quello che, scelto in posizione più strategica, è tale da servire praticamente tutte le drizze e le scotte.
Quando sarai ridotto a servirti di quei bottoni, come velista sarai finito. Cosí sentenziavano amici velisti d’alto bordo.
Questi bottoni li ho collaudati nella discesa dell’Adriatico di quest’anno, fino a Corfù, appena conclusa.
Orbene, come mio solito, mi son fatto accompagnare da giovani palestrati, preparati ad ogni bisogna muscolare. Inizialmente inorridivano nel vedermi armeggiare con questi bottoni nelle manovre correnti delle barca. Si sono poi talmente assuefatti a questa … comodità che cercavano i bottoni anche dove non c’erano.
Eravamo partiti da Sistiana (Trieste), diretti a Corfù, lungo la costa orientale dell’Adriatico, (Croazia, Montenegro, Albania), per un totale di 600 miglia tonde.
Temevo il passaggio del Montenegro, memore di precedenti lungaggini burocratiche ed esosità delle autorità portuali. Quest’anno, una meraviglia, 35€ per una settimana ed una ventina di minuti per il disbrigo delle carte.
Non altrettanto in Albania. Qui perlomeno hai l’Agente Marittimo che ti sale in barca, si impossessa delle tue carte e ti risparmia il giro degli uffici e l’incontro ravvicinato con le Autorità. Ma lo trovi pronto e solerte ad ogni porto dove ti riscrive l’elenco dei passeggeri, dietro un compenso che lui chiama “minimo sindacale” di 40€.
In compenso in Albania i costi al ristorante sono irrisori.
Non so se al mio ritorno a Settembre preferirò questo percorso o quello fatto più frequentemente in passato (salto in Puglia nell’ultimo tratto).
Comunque è sempre una galoppata dispendiosa, di soldi, tempo ed energia. Ma solo in queste occasioni, in cui si macina una ragguardevole quantità di miglia giornaliere, si ha possibilità di apprezzare come anche la barca a vela possa coprire grandi distanze, talora in impegnative condizioni di tempo e di mare.
Arrivati a Corfù siamo a metà strada rispetto alla nostra meta di quest’anno, le Isole Sporadi Settentrionali.
In Grecia ritrovo vecchi amici, sempre cordiali ed ospitali che ti fanno sentire a casa. Non credo ci sia altra zona del Mediterraneo in cui si provi questa sensazione.

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