La Serenissima

La Serenissima

Nella precedente news ho dissertato su di chi ha la “testa per aria”, i piedi per terra, i piedi in acqua.
Nella simbologia di alcuni gonfaloni del Leone di Venezia, i tre elementi (aria, terra e acqua) sono raffigurati insieme: il Leone è Alato, poggia i due piedi anteriori sulla terra, quelli posteriori sul mare.
La Serenissima, originariamente Stato da mar o “Stato marittimo” (che si sviluppava solo su isole e coste) diventa anche terrestre con l’espansione dei propri Domini di terraferma. I veneziani, originariamente solo mercanti e navigatori, diventano poi anche agricoltori e proprietari terrieri.
Ricordo ai triestini che anche Il Golfo di Trieste si chiamava Golfo di Venezia, ai tempi in cui la Repubblica Marinara di Venezia inglobava anche la costa orientale (Istria e Dalmazia).
Questo preambolo storico-geografico mi serve per confermare che un “barcaro” non può sviluppare la sua attività e felicità solo sul mare.
I veneti attuali (come gli attuali giuliano-veneti) dovrebbero far tesoro della millenaria civiltà della Serenissima: saper vivere e conciliare lo spirito del mare, la sua libertà, fantasia e avventura con quello della terra, la sua fecondità, progettualità e speranza.
Indulgo in questi discorsi perché le navigazioni primaverili/estive stanno per finire ed il freddo(?) autunno/ inverno è alle porte.
Noi del nordest (dopo la Bernetti e la Barcolana) metteremo tra poco in disarmo le nostre imbarcazioni.
Altrove godono di una stagione velica più lunga, non solo quelli del sud, ma anche quelli del nord ovest.
Basti pensare al mare dell’altra importante Repubblica Marinara (con la quale quella Veneziana era spesso in conflitto) quella di Genova. Conosco amici delle Riviere di levante e di ponente che continuano a navigare d’inverno godendo di un clima più mite del nostro.
Noi prepariamoci a soffrire…con le nostre barche inchiodate all’ormeggio in acqua o legate a secco sulle invasature.
Ma quella invernale è la stagione della programmazione futura (oltre che della manutenzione).

P.S.
Una curiosità. Nella recente ridistribuzione territoriale della Sanità Veneta, quella che era l’Assl di Venezia si chiamerà l’Assl della Serenissima e comprenderà non più solo la Venezia lagunare ma anche un ampio territorio della terraferma. Un ritorno alle origini?

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